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Questi ultimi mesi sono letteralmente stata assorbita da viaggi, posti nuovi e tante persone nuove. A febbraio sono stata a Sapporo, a vedere il fantastico Yuki Matsuri, il festival della neve. Con i suoi -22 gradi è stato senza dubbio il festival e, in generale, la temperatura più fredda che io abbia mai vissuto, ma per fortuna sono riuscita a partire due settimane dopo per l’America, con tutte le dita ancora attaccate. Sono arrivata nell’umida e vivace New Orleans con 15 ore di fuso orario rispetto al Giappone, ho visitato la messicana San Antonio e la moderna Houston, ho mangiato tanto pesce, vissuto momenti che non dimenticherò mai nella mia vita, e dopo solo purtroppo due settimane mi sono ritrovata di nuova catapultata nella mia Sendai, giusto in tempo per la primavera. I miei amici italiani, stanchi di vedere Instagram letteralmente invaso da foto di ciliegi, mi hanno chiesto: “Ma cos’hanno di così speciale questi ciliegi?”. Ed ecco, ho finalmente trovato il momento per sedermi e raccontarvi perché questi alberi sono così importanti, perché quando arriva la primavera pare che tutti si fermino, giustificati da una bellezza effimera destinata a durare due settimane o meno.

Da Okinawa all’Hokkaido, da inizio marzo a metà maggio, il Giappone viene ricoperto da una cascata di petali rosa e bianchi, in base al tipo di ciliegio, e i giapponesi colgono l’occasione per rilassarsi e spendere del tempo insieme ai propri amici, colleghi e con la propria famiglia. Ogni momento è buono per fare 花見 “hanami”, espressione contratta per 花を見る, “guardare i fiori”. I prati si riempiono di famosi teli blu di forma quadrata, perfetti per delimitare il territorio in cui avverrà il ricco picnic. La magia del fare hanami sta proprio nel picnic: ognuno porta qualcosa, che siano snack, bevande, o veri e propri pasti. Quelli che vanno in assoluto più di tutti sono i bento, famose lunch box giapponesi che si possono sia realizzare a casa, sia comprare già fatti in tutti i supermercati o convenience store. Nei colorati bento potrete trovare riso, tempura di verdure, pollo fritto, verdure saltate nella soia, polpettine e tante altre cose sfiziose che rendono questo pasto tra i più completi e particolari al mondo.
Nelle giornate di sole si sta seduti per ore a mangiare e bere in compagnia, guardando i meravigliosi fiori di ciliegio che animano i parchi e scattando un miliardo di foto di gruppo. Fare hanami diventa un vero e proprio rituale quando arriva la primavera, ogni weekend o serata dopo il lavoro sono buoni per sedersi e bere una birra sotto gli alberi. L’atmosfera più vibrante arriva però di sera, dopo il tramonto, quando i parchi si illuminano con lanterne e lucine, che rendono ancora più suggestivo il panorama.
Nei giardini di dimensioni maggiori è facile trovare bancarelle che vendono cibo di strada e che sfamano i pellegrini sprovvisti: yakisoba (spaghetti di grano saraceno saltati con verdure e carne), takoyaki (polpette di pastella e polpo), okonomiyaki (una sorta di pancake con verdure miste e carne o pesce), gyoza (i famosi ravioli grigliati), patate dolci fritte, yakitori (carne grigliata) e, come dessert, dango (sorta di pallina di riso glutinoso e farina di riso contenente solitamente marmellata di fagioli dolci). Molti di questi tipici cibi di strada giapponesi vengono trasformati in tema con la fioritura: e subito ovunque si trovano i sakuramochi, i sakuradango, i daifuku ichigo, tutti dolci caratterizzati da un colore rosa tenue, in linea con il colore dei petali.

Per noi studenti internazionali, è d’obbligo organizzare questi picnic con gli amici e con i compagni di università. In sole due settimane di piena fioritura a Sendai ho preso parte a ben 7 hanami, tutti con persone diverse. Sedersi a mangiare, condividere il cibo, le bevande e trovare il momento per approfittare di questa immensa bellezza e di questi momenti in cui sembra che il tempo si fermi è un’opportunità rara nella frenetica vita da studente in scambio.
L’effimera durata della fioritura rende il tutto ancora più urgente: solo per pochi giorni infatti i ciliegi raggiungono la massima fioritura, ed è proprio quello il momento perfetto per fiondarsi a prendere il proprio pezzetto di prato, che ci sia sole o sia nuvoloso non importa, l’importante è che sia sotto un ciliegio in fiore.