Ca’ Roman: un’oasi naturale nella laguna veneta

In un ottagono al confine ultimo dell’isola di Pellestrina, si trova un’isola di pace e serenità, in cui nascono e nidificano uccelli protetti a livello mondiale e si stagliano verso il cielo alberi di ogni tipo, costituendo una riserva ad alto livello di biodiversità. Sto parlando della riserva naturale di Ca’ Roman, oasi di protezione faunistica dalla fine degli anni ’80 e poi riserva naturale della LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) dal 2012.

Unita a Pellestrina dalla diga artificiale dei “murazzi”, Ca’ Roman costituisce il lembo meridionale dei lidi che, da Cavallino a Chioggia, separano la laguna di Venezia dal mare. Il “murazzo” attuale venne costruito per chiudere una bocca di porto tra Pellestrina e l’isola di Ca’ Roman, principalmente per mantenere l’accesso delle navi solo tra Ca’ Roman e Chioggia. L’origine del nome è ancora oggi controversa ma in alcune testimonianze si dice che i veneziani abbiano ricalcato una strada romana che serviva per il traino dei carichi di sale da Chioggia fino a Malamocco o Altino, da cui l’origine del nome Ca’ Roman.

L’ottagono è conosciuto in tutta la zona di Venezia per il suo altissimo valore naturalistico, tanto da meritarsi il titolo di Sito di Importanza Comunitaria (SIC) e Zona di Protezione Speciale (ZPS). A Ca’ Roman infatti si trova uno degli ambienti dunali più integri di tutto l’Alto Adriatico, su cui cresce e si sviluppa il tortulo scabiosetum, rara comunità endemica costituita da muschi, licheni, piante erbacee ed arbusti nani, ma soprattutto una grande ricchezza faunistica. Situata su una delle più importanti rotte migratorie d’Italia, moltissime specie di uccelli (180 censite complessivamente sino al 2007) la utilizzano in autunno e primavera per riposarsi e nutrirsi prima di riprendere il viaggio. In particolare, grande vanto dell’Oasi è costituito dal fratino e dal fraticello, che negli ultimi decenni si stanno via via rarefacendo sino alla quasi completa sparizione a causa del disturbo dell’uomo sull’isola e della elevata predazione effettuata principalmente da gabbiani reali, gatti e gazze. Tuttavia oggi, grazie alle misure di protezione messe in atto dalla LIPU, le popolazioni di queste due specie stanno costantemente crescendo. Oltre a queste specie, si possono osservare popolazioni di martin pescatore, gabbiano comune, gabbiano reale ed il bianco gabbiano corallino.

A gestione dell’Oasi da luglio 2017 vi è Luca Mamprin, guardia venatoria della LIPU e grande appassionato di tutto ciò che riguarda la natura e l’ambiente che lo circonda. Vi basterà partecipare a una delle visite guidate alla riserva che Luca tiene previa prenotazione (soprattutto da marzo a giugno quando l’oasi si colora di fiori), per innamorarvi di questo posto e avvicinarvi alla causa che guardie, volontari e soci della LIPU combattono ogni giorno: mantenere a Ca’ Roman un’oasi in cui uccelli e altre specie di animali possano nidificare in serenità, tutelando l’habitat dunale e salvaguardando la fauna presente sul posto. Nell’oasi è possibile balneare ovviamente in maniera sostenibile, rispettando la spiaggia e l’ambiente circostante, non lasciando rifiuti o altro materiale che possa intaccare il territorio.

La Riserva è raggiungibile sia da Chioggia che da Venezia. Da Chioggia vi basterà prendere il vaporetto numero 11 per arrivare in circa 12 minuti a destinazione, mentre dal Lido di Venezia è raggiungibile tramite prima l’autobus numero 11 fino a Pellegrina Cimitero e poi con il vaporetto sempre numero 11.
Per ulteriori informazioni è possibile consultare il sito internet: http://www.lipu.it/oasi-naturale- ca- roman.

di Irene Melinu

 

 

 

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