#20 – Theatre edition: Arlecchino servitore di due padroni, teatro Goldoni
Pantalon
PANTALON – Ah beh, il mio rapporto con Pantalon è una lunga storia. Io ho fatto sempre ricerca con le maschere da commedia. Il regista di questo spettacolo, Giorgio Sangati, ha avuto un’idea – non che sia ‘na roba nuova, è una cosa che è già stata fatta, Pupella Maggio faceva Pulcinella negli anni d’oro del teatro napoletano – ha fatto fare a donne i ruoli maschili, e questa è stata una cosa che è stata un po’ dibattuta, alcuni han detto vabèn, altri han detto no. Invece secondo me sotto maschera il corpo dell’attore è neutro: se il corpo è credibile e la caratterizzazione ha una forza, il sesso non c’entra, la maschera è già di suo antropomorfa. Il lavoro di maschera è sempre stata la mia ricerca personale, e alla fine insomma, siamo approdati qui. Questa è una compagnia molto giovane, io sono la più vecchia e quindi ho un po’ il ruolo del vecchio capocomico. Il testo è molto lungo, è stato tagliato, cambiato, reso molto più simile a un canovaccio da commedia dell’Arte più che a uno spettacolo goldoniano com’è quello originale, che dura tre ore; questa è una versione ridotta, più leggera, in cui i personaggi sono funzionali al gioco teatrale, e anche noi ci divertiamo, improvvisiamo. Abbiamo la partitura scritta, ma dopo sessanta repliche.. me vien el latte ai genoci, per cui diciamo qualcosa a soggetto. Io sono l’unica venexiana, gli altri sono vicentini, padovani…a parte il dottore che è di arezzo, e parlava in aretino, mentre Smeraldina è romana. La fisarmonicista purtroppo è di Amatrice; fortunatamente durante il terremoto era qui.
Silvio
PANTALON – Giovedì scorso durante le prove Silvio si è ferito, durante il duello c’è stato un piccolo incidente, una distrazione del collega che invece di bloccare ha sferzato, e ora ha il cerotto sulla guancia. Succede, in questo mestiere. Le spade sono finte, ma ovviamente se arrivano di taglio a tutta velocità bene non fanno…
LINEA20 – Ma non ti colava durante lo spettacolo?
SILVIO – Eh, sì, mi è scappata qualche imprecazione in più!
Arlecchino
LINEA20 – Dicci qualcosa di bello.
ARLECCHINO – Girasole!
LINEA20 – Ma no, qualcosa che vada scritto su un blog: mica possiamo scrivere “Arlecchino dice girasole”
ARLECCHINO – E perché no?