…e la luna, la luna…
la luna non c’è più.
Forse non c’è mai stata
per me.
Illuso, immaturo, spavaldo
mi dicevano.
Io…io…
i miei occhi
l’hanno sempre voluta vedere.
Sconfitte, baratri tetri di tristezza,
ombre trite di dolore
nere voragini titaniche
fati voraci della mia anima
nulla mi aveva impedito
di riaprire gli occhi…
e ricascarci
ancora, ancora e ancora
un eterno ritorno di illusione
in un mondo in cui
non sono che un sogno passeggero.
Un incubo stanco che vorrebbe
estinguersi.
Combattere
non ha più senso,
perchè mai dovrei rialzarmi
se la caduta è inevitabile?
Davvero la mia realtà
non è altro che rugiada di dolore
eppure, eppure…
Continuare a giocare
come gesto di ribellione
fino allo sfinimento;
questo è il significato
che ho dato a tutta
la mia vita.
Mostrare a chi ha frantumato
i miei sentimenti
le mie speranze
la mia anima
che la Volontà è immortale.
Soffio di quel Dio
che è morto senza
chiedere nulla.
Fino a quando
non mi richiamerà
nel Suo alveo di vita
anche se la Luna non esiste
continerò a cercarla.
La partita
non è finita.
Gerolamo Nidasio