”Ci sono un romano, un recoarese e un milanese…”

E’ una giornata come tante, e tra una cosa e l’altra finisco per parlare di musica. Musica emergente, per la precisione. Emergente? Certo, quella che ”esce da una condizione anonima, quella che si afferma per la prima volta (o quasi) in un dato ambito” (dizionario docet). Oggi vorrei parlarvi di una band i cui musicisti provengono un po’ da tutti ”gli angoli della Terra”: i Corners of the Earth. Immagino starete pensando tutti alla famosa ”Corner(s) of the Earth” di Jamiroquai! Mi spiace deludervi, non sto parlando di lui. I Corners of the Earth nascono a Londra da una sgargiante idea di tre ragazzi italiani, provenienti da tre diverse e dislocate parti d’Italia: Roma, Recoaro Terme (VI), Milano. Loro sono Massimiliano Mechelli ”Max”(voce e chitarra), Giacomo Salzani ”Jack” (batteria) e Giovanni Cresseri ”Joe”(basso). Questi tre giovani ragazzi, accompagnati da due coristi, un trombettista, un trombonista e un sassofonista, cercano di portare la passione mediterranea e l’energia nella giungla urbana di Londra, città in cui studiano. Definire il genere targato Corners of the Earth è un po’ come ruotare costantemente un caleidoscopio, e rendersi conto di come, in poco tempo, è possibile vedere delle figure geometriche simmetriche e coloratissime, generatesi dall’unione dell’immagine diretta dei frammenti e dalle riflessioni negli specchi: le figure cambiano colore e forma, senza mai ripetersi. Molti di voi ora si staranno chiedendo quale sia, questo famoso genere…Ebbene, ciò che bolle in pentola è un punto di incrocio tra Ska, Rock e Spaghetti-western. Ascoltare i Corners of the Earth è un po’ come ”prendere un bicchiere di vino e pensare alle foglie rosse di un albero in autunno”, vi basti pensare che la band è influenzata da artisti del calibro di The Cat Empire, Frank Sinatra, Ennio Morricone, Manu Chao, Stevie Wonder, DMB, Buena Vista Social Club, Esperanza Spalding, Micheal Bublè, Peter Gabriel.
Per suscitare ulteriore intresse in voi lettori, anticipo che è possibile ascoltare le spumeggianti sonorità ”Corneriane” su Spotify, SoundCloud e Youtube. Ciò che troverete in tutte queste piattaforme musicali è un simpatico EP, lanciato nel maggio dello scorso 2014, che si compone di tre canzoni: One Four Fire, C’est la Vie e Beware of Butterflies. Se per caso, invece, doveste trovarvi nei pressi di Londra e foste subito colpiti da una voglia irrefrenabile di ascoltare buona musica, è sempre bene dire che questi Corners hanno anche un sito in cui si possono spulciare le date dei loro concerti (www.cornersoftheearth.co.uk). Ad aprile hanno in progetto qualcosa di sfizioso per noi, che sveleranno a breve…
Lasciatevi trasportare dalla magia di questa triade anglo-italiana, non ve ne pentirete.
Nel frattempo, guardatevi dalle farfalle!
We want you for the Art Army! Supportiamo!
Linda Balasso