Sono ben novantuno le opere esposte nella mostra Pablo Picasso. Figure (1906-1973), la maggior parte delle quali concesse in prestito dal Musée National Picasso di Parigi.
Ma perché proprio novantuno? Novantuno come gli anni di vita di Pablo Picasso: nasce, infatti, a Malaga nel 1881 e muore in Provenza nel 1973 per una malattia ai polmoni.
Il percorso espositivo, accompagnato dall’audioguida e organizzato in ordine cronologico (dal 1906 fino alla morte), vuole appunto rappresentare la vita di Picasso ed evidenziare non solo l’evoluzione della sua arte, ma anche quella dell’artista stesso.
Le varie sezioni della mostra corrispondono quindi alle fasi che caratterizzano l’arte e la vita di Picasso. Si comincia da opere in cui il soggetto viene decostruito e poi ricostruito secondo una visione soggettiva e quindi molteplice della realtà, come per esempio in “Uomo con baffi” (1914) e “Uomo con mandolino” (1911).
Poi si possono ammirare opere di stampo più “classico” e ordinato, come nella fase dei primi anni ’20, e confrontarle con “Il Pittore e la Modella” (1926), “Il Bacio” (1929) e “L’Acrobata” (1930), ossia opere completamente differenti e influenzate dal surrealismo.
L’arte nata in tempo di guerra (fase dal 1937 al 1945) è ancora diversa e la sofferenza di quegli anni diventa il tema principale: a Verona si può ammirare “Donna che piange” (1937), ma sicuramente tutti noi conosciamo anche “Guernica”, (esposto a Madrid), uno dei dipinti più rappresentativi della violenza della guerra.
Nel dopoguerra, invece, Picasso torna a dipingere con colori più allegri scene di vita famigliare (spesso la sua), come per esempio “Bambino che gioca con camion”, “La Famiglia” (1970) e “L’abbraccio” (1970). Molto interessanti, sempre degli ultimi anni della sua vita, sono le rivisitazioni di alcuni grandi classici: alla mostra sono esposte due versioni diverse della famosissima “Colazione sull’erba” di Edouard Manet, ovviamente riproposte con lo stile tipico di Picasso.
La mostra non si limita, però, ad un percorso di dipinti, ma rivela le mille sfaccettature dell’artista, spaziando dai suoi schizzi alle fotografie del “dietro le quinte” dei suoi lavori scattate dall’amante Dora Maar, ma anche dalle citazioni di personaggi famosi a sculture come “Donna Incinta”.
Insomma, una mostra a tutto tondo, che attraverso pochi elementi fondamentali riesce a farci capire Picasso come artista e come uomo.
Per maggiori informazioni visitare il sito della mostra.