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Tell me something girl, are you happy in this modern world?
Or do you need more?
Is there something else you’re searching for?
Sono queste le parole iniziali di Shallow, canzone della colonna sonora del film A Star Is Born, distribuito nelle sale cinematografiche a partire dall’Ottobre 2018. Parole dirette che lasciano intravedere fin dalle prime strofe quell’ossessiva e continua ricerca di un’identità che per tutta la vicenda sarà propria della protagonista.
La Trama: 3/5
Candidato a ben otto premi Oscar e già vincitore di un Golden Globe per la miglior canzone, A Star Is Born è il quarto remake del film È nata una stella (1937). La trama si dimostra piuttosto esile: Jackson Maine, un famoso cantante, si reca per caso in un locale dove sente esibirsi Ally, cameriera di giorno e cantante di notte, nel celebre brano La Vie en Rose. Jackson rimane ammaliato dalle doti della ragazza e alla fine della serata chiede di incontrarla. Conosciutisi, i due finiscono per innamorarsi. Nella scalata che vedrà Ally raggiungere il successo e vincere un Grammy, la ragazza verrà a conoscenza dei gravi problemi che attanagliano Jackson: l’alcolismo e l’acufene, una grave malattia che porta alla sordità. Dopo numerose vicissitudini, la vicenda culminerà in modo tragico.
La trama è, come già accennato, scarna, sottile; ciò che rende però questo film degno di nota sono le interpretazioni dei due protagonisti, Lady Gaga e Bradley Cooper, i quali dimostrano di avere davvero una grande affinità.
La regia: 2,5/5
Primo film interpretato dalla cantante e primo film diretto dall’ attore, A Star Is Born sembra essere una sfida. La regia si dimostra non troppo innovativa, ben lontana dai grandi montaggi del 2018 quali Roma e La Favorita. In alcuni punti la vicenda procede troppo lentamente, soffermandosi su particolari irrisori. Complessivamente, il lavoro di Cooper appare sufficiente ma non certo memorabile. La colonna sonora, invece, scritta e cantata interamente da Lady Gaga e Cooper, si dimostra più che azzeccata.
Il cast: 5/5
Lady Gaga è un’ottima interprete, tecnica ed espressione sono presenti in ogni brano del film ed è ammirevole che tutti i brani siano stati registrati dal vivo. La cantante, liberatasi del suo ruolo di eclettica pop star, fa trasparire anche una fragilità di cui ben pochi la credevano capace, liberando un personaggio diverso da lei, ma che al tempo stesso la rappresenta.
Traspare il desiderio di riscatto, di ricerca della felicità in un mondo, quello dello spettacolo, ben difficile per chi si dimostra talentuoso ma non troppo gradevole all’aspetto, e Gaga, spesso rifiutata per la sua bellezza non convenzionale, si immedesima perfettamente in Ally che numerose volte nel film viene attaccata in quanto poco attraente.
Conclusione
Complessivamente, il film è gradevole, delicato, ma non un capolavoro; una storia d’amore fin dal principio complicata che culmina in tragedia. L’ultimo brano, I’ll Never Love Again, cantato da Ally dopo la morte di Jackson, è malinconico, e fa comprendere appieno come nel momento della morte di chi amiamo, tutto il resto diventi irrisorio.
di Elisa Caretto