In/visible City è un progetto teatrale nato in Serbia nel 2005 dalla collaborazione del Dah Teatar con altri artisti dal mondo. Questo progetto vuole utilizzare il forte impatto del teatro sull’animo umano per riconciliare popoli e culture che da sempre sono in conflitto tra loro.
La peculiarità del progetto sta nel luogo in cui le scene sono messe in atto e nei soggetti teatrali. Infatti gli attori si esibiscono sugli autobus della città e raccontano le storie delle minoranze che vivono quei luoghi, a volte quartieri altre piccole comunità, riscoprendo che queste minoranze hanno portato tanto alla città, che la loro storia fa parte della città.
Nel 2005 le performance si svolsero in diverse città della Serbia, ma nel tempo le varie collaborazioni con artisti stranieri hanno fatto sì che esse si estendessero anche a città europee, in Norvegia e in Italia.
Lo spettacolo, nel bus, è fruibile da tutti, normali passeggeri che devono solo spostarsi da una parte all’altra della città e spettatori venuti appositamente per assistere. Ognuno di loro però ne esce cambiato. Dijana Milosevic, la coordinatrice del progetto e fondatrice del Dah Teatar racconta che il responso peggiore ricevuto è stata l’indifferenza; molte volte però ha visto il volto delle persone modificarsi nel corso dello spettacolo, sentire la storia della propria comunità in un posto straniero le ha confortate o rese orgogliose di essere ciò che sono.
Il fine del progetto è infatti quello di mettere in risalto le diversità culturali e etniche di un paese, sottolineare le diversità che negli anni si sono affievolite in superficie ma hanno creato rancore negli animi umani. Creare tolleranza verso il diverso, riscoprendolo e capendo quanto hanno arricchito la cultura del paese stesso, cercando di combattere nazionalismo e razzismo.
Uno splendido progetto teatrale per contribuire a costruire la pace.
Foto e approfondimenti : http://www.dahteatarcentar.com/predstave/nevidljivi/nevidljivi_grad_eng.html