Venezia è sempre una felice casualità,
e se non è la bellezza di un suo tramonto
o la melodia delle sue campane,
è un angolo della Giudecca che svela al passante una poesia di Pessoa,
che sembra augurargli, anche in un venerdì qualunque,
un viaggio felice perché vissuto nella gioia dell’attimo,
perché senza scopo e senza direzione,
in cui esiste solo la possibilità di “essere altro costantemente”,
e di ricordare le parole di Vitangelo Moscarda :
“muoio ogni attimo, io, e rinasco nuovo e senza ricordi: vivo e intero, non più in me, ma in ogni cosa fuori”.
ALESSIA MASELLI
Un pensiero su ““Se io, Fernando Pessoa.” Un venerdì qualsiasi, a Venezia, Giudecca”