L’Editoriale

FEDELI ALLA LINEA

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A volte i progetti continuano a esistere nonostante le persone che li abbiano pensati non siano più coinvolti in essi; a volte vengono accolti e fatti propri, e cambiando sopravvivono. Alcune persone gettano semi, altre li raccolgono traendone il meglio, altre ancora non sono in grado di prendersene cura come vorrebbero, talvolta c’è chi può solo dare saltuari contributi. Quante vite che si intrecciano in un progetto, che poteva non esserci e invece è qui – è ancora qui. 

Per la terza volta, abbiamo raccolto le nostre voci, le nostre opinioni, le nostre recensioni per i libri candidati al Premio Strega. Linea20 è di nuovo qui con il suo carico di articoli, a traghettare parole scritte verso occhi pronti a leggerle. E i libri candidati quest’anno raccontano storie così dense di vita che a volte recensirli non è stato semplicissimo; non che sia realmente semplice dare un giudizio, fornire un’opinione, dire la propria su una questione.

Il progetto era recensire libri, ma anche dare vita a una piccola biblioteca di letteratura italiana contemporanea per i Collegiali. Creare un nucleo che poi potesse espandersi, arricchirsi e arricchire. Ora due dozzine di libri affollano uno scaffale improvvisato, ora due dozzine di libri appartengono a tutti e a nessuno. Si possono andare a prendere, leggere e poi restituire. Ci sono libri più nuovi, altri più consumati, alcuni con i segni di un lettore che voleva fermare così qualche pensiero e poi li ha lasciati lì, nell’attesa inconsapevole che qualche altro lettore inciampi nelle stesse pagine. Chissà cosa si dicono tra loro i libri quando non li apriamo, chissà come giudicano noi lettori che li abbiamo giudicati e recensiti. Chissà quali storie ci sono sulle loro copertine, oltre a quelle che sono racchiuse al loro interno.

Questi libri sullo scaffale della Common Room del Collegio significano che almeno per un po’ quel progetto è stato un seme che ha attecchito, che l’idea si è diffusa, che è stata con-divisa: ognuno ne ha preso un pezzetto e lo ha reso così un progetto di Collegio, un progetto comune

Forse è un progetto che col tempo andrà anche oltre il Collegio, con o senza Linea20, scusa e al contempo motore dell’iniziativa. O forse no, chissà. Come tutti i progetti comuni, che sono di tutti e di nessuno, sarà una scommessa sempre aperta, sempre sul punto di essere persa.

In questo numero ci sono voci di Collegiali, voci di Collegiali che non lo sono più, voci di Collegiali che non lo sono mai stati. È un piccolo bastimento lanciato nel grande mare di Internet, nel grande mare della stampa – ma se anche una sola persona ne leggerà una sola parola, e questa sola parola darà vita a una sete di altre parole, allora non sarà stato lanciato invano. Allo stesso modo, anche se una sola persona ha trovato un senso nello scrivere una sola parola per un articolo di questo piccolo bastimento, vorrà  ugualmente dire che non è stato lanciato invano. 

Melodrammatico? Assolutamente sì, ma perché è facile ritrovare nel progetto della biblioteca le stesse dinamiche e gli stessi desideri che erano alla nascita del nostro blog: era solo l’idea di qualcuno che ora non è più in Collegio e oggi è un progetto di Collegio. Anche la nostra Redazione è una scommessa sempre aperta, sempre bisognosa di nuove energie, sempre a chiederci come andare avanti con questo e altri progetti. 

Nel frattempo, buona lettura: chissà cosa si dicono tra loro le nostre recensioni quando non le stiamo leggendo.

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