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Da questo mercoledì, 6 ottobre, fino a sabato 9 avrà luogo l’undicesima edizione del Ca’ Foscari Short Film Festival, un evento il cui cuore pulsante è un concorso internazionale di cortometraggi. Si tratta di un’iniziativa in gran parte ideata e organizzata dagli studenti per gli studenti. Infatti, oltre ad essere gestito da studenti cafoscarini e indirizzato in primis a un pubblico di giovani, lo Short Film Festival è un’occasione per guardare cortometraggi prodotti da studenti di scuole e università di cinema provenienti da tutto il mondo: nell’edizione 2021, si tratterà di 30 opere e 24 Paesi diversi. Anche quest’anno, quindi, il Festival permetterà di viaggiare per il pianeta attraverso gli occhi e le sensibilità dei giovani registi partecipanti, colmando forse un po’ del vuoto lasciato dall’impossibilità di spostarsi a causa della pandemia.
Non si tratterà, però, solo di viaggiare in senso metaforico: questo evento darà la possibilità ai più avventurosi di addentrarsi nei meandri della città di Venezia e scoprire nuovi luoghi, o di guardare a zone già note con altri occhi. Il Festival, infatti, sarà “diffuso” per tutta Venezia, coinvolgendo anche Mestre, proprio per combinare le esigenze della pandemia e l’intrecciarsi di uno stretto legame tra l’appuntamento annuale e la città: oltre alla location storica dell’Auditorium Santa Margherita, come già per la scorsa edizione, quest’anno il Festival sarà ospitato in varie sedi, permettendo così di gironzolare per la città spostandosi, per esempio, tra la Fondazione Querini Stampalia, la Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ D’oro, il Museo di Palazzo Grimani, il Museo Archeologico Nazionale, il Museo d’Arte Orientale – Ca’ Pesaro e la Casa del Cinema.
Sono molti i temi trattati dai film in concorso, per esempio la scoperta di sé e della propria sessualità, che troviamo in Estatua de sal – Pile of salt di Marc Camardons dell’ESCAC (Escola Superior De Cinema i Audiovisuals De Catalunya), o la riscoperta delle proprie origini, come in Where the Leaves Fall di Xin Alessandro Zheng del NABA (Nuova Accademia di Belle Arti). Quest’anno grande importanza assumono in particolare il concetto di femminile, i diritti delle donne, la parità di genere, come si può intuire fin da subito dal manifesto di Lorenzo Mattotti: il viso di una donna bruna, che guarda fisso l’osservatore. Yard Kings, del portoguese Vasco Alexandre, Days Lost della serba Jovana Avramovic, Little One della macedone Ana Andonova, The Solace of Ruins di Gabriela Lourenzato, brasiliana, sono solo alcuni dei corti in concorso che hanno protagoniste femminili, tutte di età ed estrazione sociale diversa. Inoltre, tra gli eventi che affiancheranno la competizione, verranno dedicate 24 proiezioni al progetto Mujeres nel cinema che unisce più di 10.000 di donne che lavorano nel mondo del cinema allo scopo non solo di fare rete e mettere in contatto professioniste dello stesso settore così da facilitare l’iniziazione di nuovi progetti, ma anche per promuovere un ambiente di lavoro libero da mobbing e una rappresentazione femminile libera da stereotipi di genere ed emancipata da una visione oggettivizzante.
La giuria del concorso 2021 vanta membri di spessore nel mondo del cinema: lo scrittore e regista francese Philippe Claudel, autore del romanzo Les Âmes grises, il disegnatore americano Tony Grillo, che vanta collaborazioni di prestigio dalla Disney a Tim Burton, e la regista italiana Laura Aimone, che ha collaborato all’organizzazione di alcuni tra i più importanti festival cinematografici internazionali, tra cui la Biennale di Venezia. Il Festival vedrà poi workshop e conferenze con ospiti d’eccezione, quali Il filmmaker giapponese Tsukamoto Shin’ya, che terrà un seminario a partire dalla sua opera cult Tetsuo (1989) , e Kabir Bedi, famoso per la sua interpretazione di Sandokan, in quest’occasione in veste di portavoce per l’associazione umanitaria per l’infanzia Care & Share.
Dopo la settimana dedicata alla Mostra del Cinema, gli studenti e la città tutta potranno ancora godere del fascino di cinema e pellicole per i canali di Venezia grazie allo Short Film Festival. Un’occasione imperdibile per gli appassionati della videocamera e della sua capacità di raccontare storie lontane e vicine.