tempo di lettura: 3 minuti
“We live with smart and stimulating human beings: let’s learn from each other” – con questa considerazione è nata nella Common Room (la stanza comune dove ogni giorno condividiamo il pasto e le nostre esperienze) di San Servolo l’idea del Symposium tra gli studenti del Collegio Internazionale.
La Redazione di Linea20 ha pensato che, perché no, poteva valerne la pena: di raccontare cosa viviamo negli incontri, di lasciare che i nostri “speakers”, coloro che raccontano quello che studiano, lo raccontassero a tutti davvero. Uno spazio, sul blog. Una nuova rubrica che esce, di settimana in settimana, per raccontare quello che ha emozionato, nei suoi studi quotidiani, ognuno uno noi. Studenti all’inizio della triennale, alla fine. O all’inizio della magistrale. O che ha già finito la magistrale e si avventura nel mare magnum del mondo, lontano dalle aule universitarie, oppure che le popola ancora, per ricercare e scrivere il proprio racconto (i nostri Alumni). Ma soprattutto, si tratta di qualcosa che ha emozionato così tanto da volerlo condividerlo con tutti noi. E, attenzione, condividere non è banale: racchiude la forza del credere veramente in quello che si fa, che ne valga la pena, e invoca una narrazione per i non addetti ai lavori. Bisogna essere in grado di comunicare con puntualità scientifica il contenuto ma anche di divulgarlo con semplicità ed entusiasmo.
Ma andiamo per gradi: che cos’è il Symposium?
Il Symposium è un evento della comunità collegiale, una sorta di conferenza informale o tavola rotonda, in cui i collegiali sono sia i relatori sia gli uditori, ed è aperto a tutti.
Il programma prevede solitamente 4 o 5 presentazioni, preparate da Collegiali triennali o magistrali e talvolta daAlumni del Collegio. Ogni intervento dura circa 15 minuti e una parte rilevante dell’evento è lasciata alla discussione finale, che coinvolge tutti i presenti che possono così condividere le loro opinioni o fare domande.
Come abbiamo anticipato, nasce dalla necessità di condividere con gli altri ciò che abbiamo trovato interessante, curioso e degno di essere condiviso nel nostro campo di studio, poiché tutti concordiamo circa l’importanza del dialogo costruttivo tra discipline differenti e persone con diversi background e interessi. È un evento “made by us for us”, la cui essenza è condividere la conoscenza in modo non gerarchico e il cui obiettivo è imparare l’uno dall’altro e arricchire la comunità. Inoltre, è un’opportunità per chi ascolta, per scoprire punti di vista diversi o nuovi e formarsi un’opinione in merito. E naturalmente è un’opportunità per i relatori, per accettare la sfida e farsi coinvolgere, diventando protagonisti responsabili della vita della comunità.
Andiamo orgogliosi della natura informale e autogestita di questo evento: l’assenza di convalida accademica non è uguale infatti a mancanza di valore accademico. Crediamo infatti che abbattere le barriere della gerarchia permetta una libera interazione mantenendo comunque alti standard qualitativi, ma accogliendo tutti per intervenire, condividere sentimenti e opinioni, fare domande e favorire la discussione.
Quando un’autentica vita comunitaria era possibile, gli studenti del Collegio approfittavano di ogni momento per condividere il sapere: a colazione, a pranzo, nella Common o nella Reading Room si parlava di ciò che ci appassionava veramente e si esprimeva interesse per campi completamente diversi dal nostro grazie all’interazione con gli altri collegiali. Proprio questa pratica è ciò che arricchisce la vita del Collegio sia a livello accademico che personale, e che oggi, date le circostanze che stiamo vivendo, rischierebbe di svanire. Il Symposium è un modo per recuperarlo virtualmente: anche se siamo consapevoli che questi eventi non possono sostituire i momenti in presenza, il dialogo che si è creato è stato comunque prezioso durante il lockdown della primavera 2020 e permette ancora adesso di far incontrare, anche se solo in una stanza Zoom, i collegiali sparsi nelle residenze veneziane o chiusi in casa, Italia e nel mondo.
In attesa di riunirci di nuovo tutti a San Servolo.

Nella sezione dedicata del nostro Blog troverete di tutto: storie sulle fatine giapponesi, teoremi di logica pura, elementi di medicina indiana, poesie, fiabe, serie tv, dipinti e architetture. E speriamo che vi appassionerete anche voi, così come lo sono stati i nostri “raccontastorie” mentre preparavano gli interventi e i nostri “ascoltastorie” mentre su Zoom, pazienti, ponevano domande.
A lunedì prossimo! Stay tuned.
di Caterina Moro e Francesca Rinaldi