Come anticipato e promesso, LE ZATTERE, programma di Radio Ca’ Foscari, inaugura con questa puntata la collaborazione con Linea20!
The Sound of Silence è il nostro nono podcast, con il quale si conclude il nostro ciclo dedicato al tema del suono: dopo aver affrontato l’argomento da diversi punti di vista (la storia della musica, la radio, il jazz…), abbiamo infatti deciso di parlare dell’esatto opposto, il silenzio. In particolare, non ci siamo poste domande riguardanti la fisica o interrogativi troppo filosofici, ma abbiamo voluto esplorare il mondo di chi (almeno, così si pensa) nel silenzio vive: le persone sorde. La professoressa Rita Sala, docente di Cultura dei Sordi a Ca’ Foscari, ci ha quindi gentilmente introdotto a questa comunità, spiegandoci cosa significhi comunicare attraverso la lingua dei segni, come questa lingua sia nata e si sia sviluppata, quale tipo di cultura sia ad essa legata e molto altro ancora. Sapevate per esempio che il silenzio esiste solo per chi vive nel rumore? Che la lingua dei segni è una lingua naturale e come tale possiede dialetti differenti e gesti diversi da nazione a nazione? E che su youtube e Radio Kaos potete trovare video di dj e rapper sordi?
“La relativa o assoluta mancanza di suono”, come recita la definizione di Wikipedia di silenzio, è di sicuro un tema ampio e complesso, che può essere declinato in sfumature poetiche, come nel caso dei versi “ho bisogno di silenzio | come te che leggi col pensiero | non ad alta voce” di Alda Merini (da Ho bisogno di silenzio), cinematografiche, tanto che una delle scene più belle di Per amor vostro di Giuseppe Gaudino è il momento in cui Anna, la protagonista, ‘duetta’ insieme al figlio sordo cantando un’aria d’opera, metafisiche, fantascientifiche eccetera eccetera. Ma, come abbiamo provato a spiegare in questa puntata, è possibile trattare l’argomento anche da un punto di vista più culturale e sociale, aprendo un piccolo scorcio sul mondo della comunità sorda. Buon ascolto!
Per ascoltare il podcast: The Sound of Silence
Se avete perso qualche puntata, vi rimandiamo al sito del programma.
Di Alice De Santis