Erasmus? Ja, bitte!: i castelli della Baviera

La Baviera non è solo Monaco, anzi è una terra tutta da scoprire, piena di verde e di natura, ma anche di piccole cittadine uniche nel loro genere. Ma soprattutto è una terra di castelli e di palazzi maestosi, molti dei quali sono legati al nome del re Ludwig II, nato a Monaco (più precisamente nel palazzo di Nymphenburg) nel 1845 e morto in circostanze misteriose nel Lago di Starnberg nel 1886. Ludwig, der Märchenkönig (il re delle fiabe), era un tipo particolare, un po’ eccentrico e un entusiasta mecenate del compositore Wagner. Con i suoi castelli si costruì un mondo parallelo, dove poteva ritirarsi a suo piacimento e sentirsi un vero e proprio monarca, spesso anche dormendo di giorno e andando in giro di notte con carrozze dalle forme strane indossando costumi storici. Insomma, a sentire gli aneddoti su Ludwig II, non può che rimanerci simpatico.

Dopo avervi portato in un tour virtuale dei palazzi di Monaco, ossia la Residenz e Nymphenburg, ecco a voi i più famosi castelli della Baviera.

Neuschwanstein e Hohenschwangau 

 

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Costruito nella seconda metà dell’Ottocento è oggi il più famoso dei castelli della Baviera, proprio per il suo aspetto che ricorda molto i castelli delle fiabe. Infatti, proprio Neuschwanstein è stato preso come modello da Walt Disney. La posizione del castello di Neuschwanstein è molto scenografica: non solo spunta da in mezzo a un bosco, ma sorge anche sul ciglio di una gola su un picco roccioso, da dove si può vedere tutto il paese sottostante. Dal Marienbrücke, un ponticello sospeso sulla gola, si può godere di un panorama mozzafiato (vedi galleria).
Il castello di Neuschwanstein sorge nelle vicinanze di un altro palazzo, Hohenschwangau, la residenza estiva della famiglia reale e quindi anche del giovane Ludovico II. A Neuschwanstein si trovano solo gli appartamenti privati del re, infatti le stanze di corte avevano più intenti decorativi che di rappresentanza. In realtà Ludovico visse solo 172 giorni in questo castello. Come già accennato, Ludwig venerava Wagner, tanto che questo castello può essere considerato un tributo al famoso compositore: tutte le sale, infatti, sono decorate con motivi wagneriani.
Delle duecento sale previste, solo una quindicina sono state completate e sono quelle che anche oggi sono visitabili con il tour guidato, ma purtroppo non sono fotografabili.
Una delle stanze più belle presenti nel castello è la Sala del Trono, che in realtà non ha un trono, ma piuttosto sembra una cappella con decorazioni ispirate all’arte bizantina. All’interno del castello, come se fosse una normalissima stanza, si trova perfino una finta grotta di stalattiti e stalagmiti.
Visitando il castello, si ha la sensazione di essere immersi in un ambiente puramente medievale; invece, Neuschwanstein è stato costruito nella seconda metà dell’Ottocento, quando molti  comfort a cui siamo abituati anche noi esistevano già. Erano presenti , per esempio, campanelli per la servitù, linee telefoniche, riscaldamento e addirittura toilette con acqua corrente e scarico automatico.

Linderhof

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©pixabay

Un altro castello che purtroppo non sono riuscita a visitare è Linderhof, il cui nome deriva da Linde, in italiano tiglio, un possente albero che da secoli si trova nel parco. Questo piccolo palazzo, concluso nel 1879, non doveva essere maestoso, ma doveva soltanto fungere da rifugio per Ludwig II. Nonostante questo proposito, il palazzo è comunque decorato in maniera fastosa e con il gusto alcune volte un po’ esagerato di Ludwig. Non solo si possono ammirare varie statue e fontane, ma anche due padiglioni che il re aveva acquistato all’Esposizione Universale di Parigi, ossia il chiosco moresco e la casa marocchina. Anche qui si trova una grotta, la Venusgrotte, dove ancora oggi è presente la barca a forma di conchiglia di Ludwig II. Inoltre, la grotta è resa magica anche da dei giochi di luci creati dalla prima centrale elettrica del mondo (era il 1878)

Castello di Schleißheim

 

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A nord di Monaco, nella zona chiamata Oberschleißheim , si trova il complesso di Schleißheim che comprende tre castelli, ossia l’Altes Schloss (il vecchio castello) e lo Schloss Lustheim, entrambi costruiti nel XVII secolo e il Neues Schloss, commissionato all’inizio del XVIII secolo dal principe Max Emanuel. Il progetto prevedeva per questo palazzo la costruzione di quattro ali, ma alla fine solo quella principale fu realizzata. All’interno si può trovare una cappella, varie sale adibite oggi all’esposizione di quadri e molte sale con affreschi e colori stupendi. Appena entrati, ci si ritrova nel Vestibül, una sala rimasta intatta dal 1723 e che presenta soffitti bellissimi sostenuti da numerose colonne di marmo. Dal Vestibül delle scale maestose conducono al piano superiore, dove si viene accolti dalla Großer Saal. La sala è alta praticamente due piani ed è illuminata da finestre sia da un lato che dall’altro. L’enorme affresco che ricopre l’intero soffitto è stato realizzato dal veneziano Jacopo Amigoni e rappresenta una scena di Enea vittorioso, allegoria in questo caso del principe Max Emanuel. Altro affresco di Amigoni lo troviamo nella Viktoriensaal, pensata come sala da pranzo.

Herrenchiemsee

 

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Nel sud della Baviera su un’isoletta chiamata Herreninsel, l’isola degli uomini, sorge il palazzo di Herrechiemsee, la copia bavarese della Reggia di Versailles. Doveva essere infatti per Ludwig II un tributo alla grandezza del Re Sole, che egli aveva sempre profondamente ammirato.  Non solo dal’esterno sembra Versailles, ma anche all’interno del palazzo si possono ritrovare molti riferimenti alla reggia francese: le scale, le finestre, ma soprattutto la bellissima Galleria degli Specchi, che con i suoi 98 metri di lunghezza supera in estensione addirittura quella di Versailles (73 metri).
Ludwig era un tipo molto particolare, si è capito, ma all’avanguardia. La sua camera da letto non serviva solo per dormire, ma era anche il luogo dove, comodo nel suo letto, riceveva gli ospiti per le udienze. Altra stranezza è il tavolo a scomparsa, chiamato Tischlein-deck-dich (“tavolino apparecchiati”, un tavolo che si apparecchia da solo, insomma). Al piano inferiore c’erano le cucine e grazie ad un macchinario ai tempi molto tecnologico, il tavolo, già apparecchiato appunto, veniva fatto comparire dal pavimento della sala da pranzo. Altra curiosità: nel palazzo c’era l’acqua calda e Ludwig aveva una vasca rotonda scavata nel pavimento dove amava farsi il bagno.
Il castello di Herrechiemsee fu l’ultimo grande progetto di Ludwig, la cui morte sospetta nel lago di Starnberg nel 1886 portò all’interruzione dei lavori. Oltre a ciò si aggiunsero anche problemi di finanziamento, tanto che nel palazzo, infatti, poche stanze sono state completate.

di Camilla Nardelotto

Un pensiero su “Erasmus? Ja, bitte!: i castelli della Baviera

  1. Hai ragione Camilla, la Baviera non è solo Muenchen e/o l’Oktoberfest ma una terra magica tutta da scoprire!!! Sia in provincia quanto in città si possono visitare castelli di ogni tipo, dimensione e budget. Io come te consiglio almeno di vedere i castelli più famosi come quelli di Ludwig per poi, se rimane tempo, optare per qualcosa in città come il Nymphenburg o il Blutenburg. Un saluto all’autrice e a tutti i viaggiatori.

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