Da giovedì, un quadro dell’artista di origini haitiane Jean-Michel Basquiat è diventato l’opera americana più costosa di sempre – scalzando il Silver Car Crash (Double Disaster) di Andy Warhol – grazie alla stratosferica offerta da 110.4 milioni di dollari del magnate giapponese Yusaku Maezawa durante un’asta di Sotheby’s in cui la maggior parte delle opere è stata venduta tra 1 e 8 milioni. Il neoproprietario, che può già vantare nella propria collezione un altro Basquiat pagato 57 milioni di dollari, ha subito postato su Instagram una foto con il quadro e dichiarato di volerlo esporre come “pezzo forte” del suo futuro museo a Chiba, la città natale.
“Untitled”, questo è il “nome” del quadro, è una tela con olio, acrilico e spray che raffigura un teschio su sfondo azzurro ed è considerata “una delle 3-4 opere migliori di Basquiat”, sebbene non sia stata mai messa in mostra per 35 anni. Secondo il curatore del contemporaneo di Sotheby’s, Grègoire Billault, appartiene a “un periodo in cui tutto quel che toccava era fantastico”.
Jean-Michel Basquiat fu uno dei principali esponenti del Graffitismo. Nacque a Brooklyn, New York, da madre di sangue portoricano e padre haitiano nel 1960 e già negli anni ’70 aveva attirato l’attenzione della contro-cultura. Il 1982 fu il suo anno glorioso, durante il quale produsse oltre 200 opere, divenne il più giovane artista ad essere incluso nella mostra di arte contemporanea internazionale “Documenta”, partecipò a sei mostre personali in giro per il mondo ed elaborò la propria firma, un oracolo nero coronato. Strinse amicizia e collaborò con il celebre artista Andy Warhol, tuttavia, nel frattempo la dipendenza da eroina e cocaina si aggravò a tal punto da condurlo alla morte per overdose a 27 anni, nel 1988.
Per i critici, la sua tanto rapida ascesa quanto repentina e improvvisa morte incarnano perfettamente sia la scena artistica degli anni ’80 che il pericolo degli eccessi artistici e sociali. Combinando in uno stile unico l’urbano e il patrimonio afro-caraibico, Basquiat si distingue per la ferocia nella tecnica, i tagli di vernice e i dinamici trattini delle linee che rivelano l’io interiore dei personaggi.
Sulla vita dell’artista è stato girato un film, “Basquiat” (1996), diretto da Julian Schnabel.
Di Cheng Hao Xu
Un vero affare.
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