Capitolo 10: con Pascin al Dome

<<Pascin era un ottimo pittore ed era ubriaco; ubriaco stabile, deliberatamente e responsabilmente.>>

Nel decimo capitolo di “Festa Mobile”, Hemingway ci propone questa descrizione di Jules Pascin, uno dei pittori che affollavano i bar e le vie parigine negli anni ’20. La verità è che Jules Pascin (in foto), nonostante la sua tragica morte per suicidio, fu un grande amante della vita; viveva per vivere bene. E secondo questa concezione viene ritratto dal nostro scrittore statunitense.

Hemingway sta tornando a casa dopo una giornata di duro lavoro e, sulla via del ritorno, incrocia il Dome. Davanti al bar, che risulta decisamente affollato, indugia per qualche secondo sul da farsi (istanza esistenziale tipica della “Generazione Perduta”: mi fermo a bere qualcosa o lascio perdere?) ma, a un cenno del pittore Pascin, Hemingway decide subito di entrare. Pascin viene descritto così come un ubriacone, ma un ubriacone “stabile, deliberatamente e responsabilmente”, quasi a giustificare o forse, addirittura, elogiare l’alito alcolico, l’epidermide arrossata e sudaticcia e la perpetua follia. Il pittore, gioioso, è insieme a due modelle che probabilmente ha appena terminato di ritrarre ed offre a Hemingway da bere.

<<Une demi-blonde>> dissi al cameriere.

<<Prendi un whisky. Sono in grana.>>

<<Mi piace la birra.>>

<<Se davvero ti piacesse la birra, saresti da Lipp. Suppongo che tu abbia lavorato.>>

<<Sì.>>

<<E va bene?>>

<<Spero.>>

<<Bene. Mi fa piacere. E tutto ha ancora un buon sapore?>>

<<Sì.>>

<<Quanti anni hai?>>

<<Venticinque.>>

<<Vuoi sbattertela?>> Guardò verso la sorella [modella] bruna e sorrise. <<Ne ha bisogno.>>

Jules Pascin, noto anche come “il principe di Montparnasse”, nacque a Vidin nel 1885. Nonostante le sue origini bulgare, studiò e visse in Francia per tutta la vita, affiancandosi nella storia dell’arte al contemporaneo e famosissimo Henri de Toulouse-Lautrec. Morì a Parigi nel 1930, per suicidio, depresso a causa dell’incapacità di stimolare la critica con i propri dipinti.

Il link sotto riportato è relativo al fumetto “Pascin”, prodotto da Joann Sfan nel 2008:

http://portaletture.org/blog/2009/03/30/pascin-di-joann-sfar/

di Giulia Barison

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